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sabato 17 settembre 2011

Brescia, Mantova, Verona e Trento sulle tracce di Dante XX canto inferno.

Brescia oggi, da


La vulgata popolare afferma che «La cesa de Calì, s. Zè de l'usilì e chéla de Benàc, jè lé piö vece del nos lach». Il proverbio tramanda, dunque, che la chiesa di San Giacomo di Calì è la più antica del lago, unitamente a quelle di San Zeno di Castelletto di Brenzone e di Santa Maria di Benàco di Toscolano.
Il terzo convegno archeologico del Garda, «Nuove ricerche sulle chiese altomedievali del Garda», promosso dall'Associazione storica archeologica della Riviera del Garda, svoltosi lo scorso anno al Vittoriale di Gardone Riviera, e di cui sono ora usciti gli atti editi dalla Sap, mette ordine alle credenze popolari su basi scientifiche.
Gian Pietro Brogiolo, ordinario di Archeologia medievale dell'Università degli studi di Padova, nel saggio introduttivo del volume da lui curato, scrive che la cristianizzazione del vasto territorio, avviata tra il V e il VI secolo è da porre in relazione con le dinamiche costruttive svoltesi tra la fine «delle ville romane, costruzione di castelli tardoantichi e sviluppo di nuovi insediamenti altomedievali pertinenti ad aziende o ad abitati, sovente in continuità rispetto alle ville. In assenza di testimonianze scritte (vi è un solo dato epigrafico da San Cassiano di Riva), è l'archeologia a proporre un'agenda tra formazione di una rete di chiese con cura d'anime, costruzione di un primo gruppo di oratori con funzione cimiteriale e, come corollario, l'avvio, dal VI secolo, di alcuni insediamenti eremitici ai quali se ne aggiungeranno col tempo molti altri. La parallela fondazione di una rete di chiese con cura d'anime e di alcune chiese funerarie suggerisce relazioni complesse», almeno secondo quanto emerge dagli scavi.
I saggi accolti nel volume fanno il punto sulle ricerche condotte in una decina di edifici sacri e precisamente: La chiesa di San Lorenzo di Desenzano (Alexandra Chavarria), San Pietro in Mavinas a Sirmione (Andrea Breda, Alessandro Canci, Alberto Crosato, Elena Fiorin, Monica Ibsen, Elisa Possenti), Nuove ricerche sul monastero di San Salvatore di Sirmione (Lisa Cervigni), Castelletto di Brenzone: recenti indagini presso la chiesa di San Zeno de l'Oselet (Brunella Bruno, Raffaella Tremolada), La chiesa dei santi Cassiano ed Ippolito a Riva del Garda (Cristina Bassi), San Cassiano nel popolamento della piana di Riva: analisi antropologiche (Valeria Amoretti), Progetto «Monte San Martino/Lundo-Lomaso». L'oratorio. Evidenze, modifiche, significati (Enrico Cavada, Elia Forte), La chiesa dell'abitato in altura di Monte S. Martino, comune di Riva del Garda (Giovanni Bellosi, Achillina Granata, Nicoletta Pisu), Sculture ed élites nel territorio gardesano tra VII e IX secolo (Monica Ibsen).
Domenica Fava, presidente dell'Associazione archeologica, introducendo il volume ricorda che il convegno e gli atti sono stati promossi nel quarantesimo dell'associazione.
Il merito del convegno del 2010, coordinato da Gian Pietro Brogiolo, è stato quello «di avviare un'analisi complessiva dello sviluppo della rete ecclesiastica nell'area gardesana e del suo rapporto con l'insediamento tra Tardoantico e Altomedioevo» alla luce dei risultati dei numerosi scavi condotti negli ultimi anni. Il volume rappresenta, quindi, «una tappa significativa dello studio della mappa del culto cristiano sul Garda, che é suddiviso tra le diocesi di Brescia, Mantova, Verona e Trento, con una pluralità di attori che possono essere messi a confronto».
Un impegno di ricerca assai importante che ridisegna la stessa storia della comunità gardesana.

Attilio Mazza

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