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venerdì 27 giugno 2014

CANGRANDE I SCALA AVVELENATO FIGLIO VERDE ISOLANA BIONDE E ALBERTO I SCALA A TREVISO 23 luglio 1329

CANGRANDE I SCALA AVVELENATO FIGLIO VERDE ISOLANA BIONDE E ALBERTO I SCALA A TREVISO 23 luglio 1329




SCHIZA SU STO STRAMBOTO PAR VEDAR INDO GH'E LA SO TOMBA.

foto riccardo zanderigo

29 novembre 2008 recità el 17^ canto paradiso dedicà a cangrande a Verona davanti le arche scaligere.

1277

Viene ucciso Mastino I della Scala.GIA’ PODESTA’ DE CEREA.
1278 i padovani occuparono Cologna e il Colognese, fra cui Spessa, della quale, (un lembo è amministrato da Orgiano) e in per quarantadue giorni, provocarono distruzioni.63

Nel trecento , va detto che l’opera ospedaliera sostenuta dagli Scaligeri che anche in questo mostraronomodernità e realismo. Sorsero molti ospedali dei “Battuti”. Dario Cervato, nella sua Storia della Diocesi di Verona, ne registra ventitrè, fra cui quelli di Roveredo, di Cologna Veneta, Albaredo, Ronco, Legnago, San Bonifacio, Soave, Illasi ed altri ancora.64

1277

SUCCEDE NELLA SIGNORIA ALBERTO I CHE SPOSERA' VERDE ISOLE BIONDE DESIGNA'

1291 marzo 9 Verona

Verde Isolana designa’ da Bionde mete al mondo Francesco el futuro Cangrande Scala, concepio con SO MARI’ Alberto I Scala. Terzogenito. Fratelli maggiori Batolomeo I, AlboinoI,

1294 novembre 11 Verona

Francesco Scala (futuro Cangrande I) è fatto cavaliere insieme con il fratello Bartolomeo e i cugini Niccolò Federico e Pietro.

1298

Francesco Scala (futuro Cangrande I) viene per la prima volta chamato “Canis magnus” nel testamento di Bonicontro, vescovo in Verona.



1301

Muore Alberto I Scala padre de Francesco futuro Cangrande. Alberto I era subentrato a Mastino I Scala , suo fratello ucciso nel 1277. Gradualmente riesce a sovrapporre alle istituzioni comunali una signoria di fatto: di questa beneficiano il figlio Bartolomeo(dal quale Dante ebbe "rifugio e ostello"), poi Alboino.
dal -

1303 - al - 1306 circa (prima ospitalità ) Dante Alighieri è ospite dei Scala e della Vedova Verde Isolana da Bionde moglie di Alberto Primo Scala a Verona.



1304 Verona

Alboino I Scala è “signore”65



1306

Francesco Scala (futuro Cangrande I) “Canis magnus”
partecipa per la prima volta ad una operazione militare (a Palazzolo sull’Oglio ), in aiuto di Matteo Visconti.66

1307

Francesco Scala (futuro Cangrande I) “Canis magnus” col fratello maggiore Alboino I Scala, comanda l’esercito veronese nella campagna militare contro gli Estensi a Ostiglia.67 (Ostilia Hos tilia).

1308

Francesco Scala (futuro Cangrande I) “Canis magnus” diventa “capitaneus generalis comunis et populi Verone” in co-reggenza col fratello Alboino I Scala.68

1308
“capitaneus generalis comunis et populi Verone”Francesco Scala (futuro Cangrande I) sposa Giovanna figlia di Corrado di Antiochia, (nipote di Federico II di Svevia.69

1308 giugno 19
“capitaneus generalis comunis et populi Verone”Francesco Scala (futuro Cangrande I) in co- reggenza con il fratello Alboino I Scala sconfigge i guelfi bresciani (a Brescia)70

1308
“Capitaneus generalis comunis et populi Verone”Francesco Scala (futuro Cangrande I) ha un figlio, a cui impone il nome di Ziliberto. (da una donna imprecisata scrive G.M.Varanini )71

1308
“Capitaneus generalis comunis et populi Verone”Francesco Scala (futuro Cangrande I) Invia un contingente militare in sostegno dei ghibellini in Piacenza72 (sul Po)

1308
Gualperto, è nel monastero di Baldaria, “in monasterioBaldarie”, monastero del movimento religioso-laicale degli “Humiliati”.73
Nel monastero di Baldaria Gualperto, fa rogare la procura con la quale istituiva suo fratello Giramonte come suo nuzio e procuratore presso il vescovo Altegrado per ottenre la divisione del feudo paterno, in modo da poter usare con libertà il patrimonio spettantegli. Gualperto sta nel monastero di Baldaria,conosciuto da Dante e citato nella Divina Commedia per via delle vesti che vi si lavoravano, “Inferno” canto XXIII. Gualperto è lì durante la permanenza di Dante ospite a Verona, Gualperto è lì come laico; è sposato e ha prole. Dal punto di vista storiografico non si conosce ancora bene tale monastero di Baldaria, che viene ascritto agli “Humiliati”.
Si sa, sia pure da data posteriore, che nei pressi del monastero era stato istituito un ospedale.Il mantese riporta un documento datato 1° luglio 1400, nel quale , parlando di un appezzamento , si dice che esso era “verso le terre dei frati Humiliati di Baldaria e presso i beni dell’ospedale di San Michele di Baldaria”, “versus iura fratum Humiliatorum de Baldaria... apud iura hospitalis San Michaelis de Baldaria.74
L’esplicito e ribadito favore della signoria Scala verso gli ospedali è attestato, essa li favorì e li finanziò perchè li sentiva come necessarie “opera charitatis, donde il nome di “Opere pie” rimasto per secoli agli ospedali.75


1310 novembre Verona

Cangrande I Scala co reggente con Alboino I Scala , invia una ambasciata a Milano per giurare fedeltà a Enrico VII di Lussemburgo, imperatore eletto.76

1311 febbraio 11 Verona

Cangrande I Scala co reggente con il fratello Alboino, rinuncia “in occulto” al capitaniato di Verona, essendo stato nominato da Enrico VII , vicario imperiale in Verona.77

1311 marzo ,7,
Cangrande I Scala (Francesco) , con il fratello Alboino I Scala, è nominato vicario imperiale di Verona.78

1311 aprile, 14, 15.
Cangrande I Scala (Francesco ,Alberto II, Can,)partecipa alla conquista di Vicenza (fino allora governata dal Comune di Padova) da parte di un contingente militare imperiale.79

1311 maggio ottobre
Cangrande I Scala (Francesco, Alberto II, Can) partecipa all’assedio di Brescia (da parte dell’esercito di Enrico VII)

1311Verona
E’ “Signore” il veronese Cangrande (prima Francesco, poi Alberto II , poi Can e Poi ancora Cangrande) della scala,dedicatario del paradiso di Dante.
Conduce una politica vigorosamente espansionistica che investe via via Vicenza,Feltre,Belluno,Padova e Treviso.

1311
Con l’investitura imperiale di Cangrande Scala a vicario di Vicenza nel 1311 finì la dominazione padovana sul Vicentino.Tale designazione imperiale, al solo annuncio, provocò l’immediata reazione di Padova che iniziò un periodo di guerriglia infuocata80 che durò dal

1311 ottobre
Cangrande I Scala (Francesco), accompagna Enrico VII a Genova.81

1311 fine novembre dicembre
Cangrande I (Francesco figlio di Alberto I e Verde Isolana Bionde) alla notizia della malattia del fratello Alboino rientra a Verona.82
Finisce la co- reggenza col fratello e diventa Signore in Verona.

1311 al

1318.

I luoghi degli scontri furono diversi, ma si ha notizia circa lo “explanacione Leonici, spianamento di siti fortificati in Lonigo. 83

1312

Cangrande I Scala , inizia la campagna militare contro Padova, ribelle all’imperatore EnricoVII.84

1312 aprile - giugno
Cangrande I Scala conduce con alterne vicende la guerra contro Padova nel vicentino (Longare, Lonigo).85
il
1312
fu un anno funestissimo per gli scaligeri: gli scaligeri occuparono e dettero alle fiamme Montagnana, e i padovani occuparono Noventa Vicentina e Poiana e poi imperversarono sui Colli Berici dando alle fiamme ventisette villaggi, a partire da Orgiano, come scrisse Mussato.86
1312 giugno 29, I padovani raggiunsero Cologna appiccando ovunque incendi.87
I padovani assaltano il castello in Lonigo, ma furono respinti e allora “l’esercito padovano ripiegò su Orgiano”, dove si sarebbe rifocillato vendicando la sconfitta.88

1312

1313

Cangrande I Scala, prosegue la guerra contro Padova .
Cangrande I Scala invia contingenti militari a sostegno dell’imperatore e dei ghibellini in Lunigiana e a Modena.89



1313
I padovani si erano avvicinati alle porte di Verona, saccheggiando, e incendiando, ma furono respinti e nella ritirata verso Padova, infierirono su Meledo, Sarego, Lonigo, Orgiano e Barbarano.90


1313 maggio
Cangrande I Scala, si allea anche con Enrico II, conte di Gorizia,91 per sottomettere Padova.

1313 agosto 24
Muore l’imperatore Enrico VII92

1313 novembre
Cangrande I Scala , dopo la morte dell’imperatore Enrico VII, conduce ulteriori campagne militari contro Padova.93

1314 settembre 16 - 17

Cangrande I Scala partecipa alla battaglia di borgo San Pietro in Vicenza, contro i Padovani (con decisivo intervento personale94 di Cangrande I Scala)

1314 novembre
Cangrande I Scala stipula un trattato di pace con Padova.95



1315

governa l’episcopio Sperandio, s’infeudano ed operano in sintonia nel vicentino gli scaligeri:Giacomo Tempraini ; Pietro, Giacomo, e Franceschino, figli di Capuccio (sono i tre fratelli Fracanzani) , Giovanni Scala, della corte scaligera e poi Cortesia de Seratico (da Sarego) capitano generale dell’esercito scaligero; Matteo Orgiano, umanista cancelliere alla corte di Antonio Scala.96
Giacomo Temprarini fu vicario generale del vescovo in Vicenza che era Francesco Temprarini, suo fratello. Giacomo governò il patrimonio dell’episcopato vicentino grazie alla sua formazione di “decretorum doctor” dal quale aveva già ottenuto sotto l’episcopato di Sperandio, dal quale nel 1315 aveva ottenuto un feudo in Orgiano.97

Giacomo Temprarini, divenne anche canonico della pieve di Orgiano, oltre che della cattedrale di Vicenza e il patrimonio così acquisito, da lui passerà ai suoi figli, dato che era, si , canononico, ma sposato.Anzi, ed è cosa singolare quella che scrive Maria Grazia Bulla Borga, Giacomo Temprarini, nei documenti viene spesso chiamato “reverendo”, come si legge nel libro I delle Collationum, a p. 24. 98
Giacomo Temprarini, nel suo ruolo di “vicario generale”del vescovo in Vicenza gli era permesso di conoscere gli affari patrimoniali diocesani e di intervenire secondo la sua discrezione.99 Giacomo Temprarini operò dal 1315 al 1335.100
1315 Pietro Temprarini, (padre di Giacomo e Francesco), aveva ottenuto dal vescovo Sperandio un feudo patrimoniale in Orgiano.101


1315
Cangrande I Scala, partecipa personalmente alla campagna militare in Toscana in aiuto dei ghibellini toscani (battaglia di Montecatini); insieme con Passerino Bonacolsi signore di Mantova e attacca102 il Cremonese e il Parmense.


1316 Pietro Temprarini, (padre di Giacomo e Francesco), aveva ottenuto dal vescovo Sperandio un feudo patrimoniale in Orgiano, si arrichisce ancora con altra investitura e poi con acquisti.103


1316 agosto
Cangrande I Scala, si allea con Guecellone da Camino signore di Feltre e con Enrico II conte di Gorizia.104

1316 In Orgiano , si ricorda tale Cortesia anche nello spoglio delle infeudazioni orgianesi, fra i beni rinnovati ai figli di Michele da Perugia, c’è un possedimento situato nella contrada del Casale e il luogo infeudato confinava con quello abitato da Fiordalice Da Sarego, “apud dominam Flordelicem de Seraticho”. E’ possibile che tale donna Fiordalice Da SaREGO, ZIA DEL CAPITANO Cortesia e , dato il suo “status” nobiliare, è possibile che abitasse in Orgiano in quanto moglie di uno degli Orgiano; ma Maria Grazia Bulla Borga NON HA TROVATO IL documento per affermalo con certezza.105

Cortesia fu signore di Spessa di Orgiano, , e qui aveva i suoi parenti, anche se continuava ad avere beni in Sarego, Grancona e a Barbarano.106
Nel

1317 gli scaligeri si spinsero ad Est arrivando fino a conquistare Montagnana.


1317 marzo 16
Cangrande I Scala, presta giuramento di fedeltà a Federico re dei Romani ed è da lui nominato vicario imperiale di Verona e Vicenza.

1317 primavera
Cangrande I Scala , (vicario imperiale di Vicenza e Verona) attacca Brescia e il bresciano, a sostegno dei ghibellini bresciani.107


1317 maggio 22
Cangrande I Scala, sventa un tentativo del Comune di Padova e dei guelfi vicentini e veronesi di riconquistare Vicenza (battaglia di Vicenza).108
1317 estate
Cangrande I Scala rifiuta le “avances” dei rappresentanti di papa Giovanni XXII.Combatte a Cremona e Parma a sostegno dei ghibellini.109
1317 autunno
Cangrande I Scala, riprende le ostilità con Padova.110
1317 dicembre
Cangrande I Scala, conquista Montagana, Este, Monselice.111

1318 gennaio febbraio

Cangrande I Scala, conquista Piove di Sacco e combatte sotto le mura di Padova.112

1318 febbraio
Cangrande I Scala, è alle porte di Padova e Padova capitola firmando la pace.113

1318 aprile 6,
Cangrande I Scala è scomunicato dal papa non avendo rinunciato al titolo di vicario imperiale.114 “capitaneus ect rector societatis et unionis dominorum et fidelium Imperii in Lombardia”115
La signoria scaligera, produsse un grande cambiamento storico che vide il formarsi dello “stato regionale”116 , stato che voleva superare le antiche patrie-matrie locali o Isole città stato federate, cambiando i principi di antica convivenza, voleva Cangrande I, ridisegnare la giurisdizione Isolana, aggregando le varie Isole, in maggiori e minoriper disporne in un diverso schieramento militare.
La Signoria Scaligera con Cangrande si estese nel vicentino, strappando la città ai Padovani che si videro deviare l'acqua del fiume Bacchiglione nel Bisatto. Arrigo VII lo nominò vicario imperiale e forte dell'alleanza con i ghibellini e tenace combattente allargò i domini scaligeri fino a Feltre, Belluno, Treviso finanche Padova. Venne eletto " capitano e rettore dell'alleanza e dell'unione dei signori e dei fedeli dell’impero in Lombardia" nella dieta di

Soncino del
1318 dicembre, un'alta carica onorifica militare che gli permise di gestire uomini e denaro per allargare l' influenza ghibellina nel Veneto.117 Nonostante la scomunica del papa successore di Clemente V, Giovanni XXII, perché non rifiutava l'alleanza con l'Imperatore, perseguì la sua politica di vicario imperiale, insieme a Matteo Visconti, signore di Milano e a Passarino Bonaccolsi, signore di Mantova, ospitando artisti e letterati illustri come Dante Aliglieri. Il poeta era già stato ospite di Bartolomeo della Scala, qualche anno prima, ma ora con il fratello poteva condividere gli alti ideali politici, cosicché in questa città soggiornò per sei anni, non era l'unico fiorentino, numerosi toscani vivevano a Verona, come lui esuli per motivi politici, come le famiglie bianche ghibelline dei Da Lisca, i Cipriani, gli Uberti, gli Alberti, i Baldi, i Giusti, altri per ragioni commerciali.Infatti vivace era l'attività commerciale della "città marmorina", 44 associazioni di mestiere, "misteria", su 40.000 abitanti, controllate dal signore concordandosi con i gastaldioni, o capi delle corporazioni.118
Verona crebbe all'interno delle mura civiche, sparirono le ultime case dal tetto di paglia, venne costruita una rete fognaria e furono vietati, pena salatissime multe, gli scarichi nell'Adige; Cangrande fece costruire anche il Palazzo della signoria, l'attuale Prefettura, che trasformò in corte pre-rinascimentale, così la dipinge Manoello Giudeo in "Bisbidis"

"Qui vengon poi feste, con le bionde teste,
qui son le tempeste d'amore e d'amare.
Si trovan fantesche tutt'hora più frache
a menare le tresche, trottare et ambiare.
L'una fa: - così? - et l'altra : - pursì -
et l'altra : - sta qui, chio vo per tornare.
in quell'acqua chiara, che il bel fiume schiara,
la mia donna cara vertù fa regnare.
Ch'amor en'la sala del sir della scala.
Quivi senza ala mi parea volare,
ch'io non mi credea di quel ch'io vedea;
ma pur mi parea in un gran mare stare.
Baroni et marchesidi tutti i paesi,
gentili et cortesi, qui vedi arrivare;
quivi Astrologia con Philosophia
et di Teologia, urdai disputare;
quivi Tedeschi, Latini et Franceschi
Fiamminghi e Ingleschi insieme parlare."

Così lo dipinge un poeta veronese del Novecento, Fra' Giocondo:
".....ghe piasea Verona
col so vecio San Zen, le ciese bele,
i montesie distiradi a corona
e i merli rossi de le toresele;
e l'Adese che alegro e verdesin
zugava co' i mulini e co' la rua,
el someiava a l'Arno fiorentin,
così che 'l se sentiva a casa sua."

In effetti Dante godette dell'agio della corte Scaligera e potè dedicarsi alla stesura della III Cantica, il Paradiso, e, secondo una tradizione accreditata, sembra essere Cangrande il Veltro, futuro Salvatore d'Italia. (119) così Anna Maria Ronchin Nel tempo della Dea )




1319 aprile
Cangrande I, Scala, attacca con Passerino Bonacolsi Reggio Emilia.120

1320 gennaio 5

Cangrande I Scala, stipula un armistizio con Federico il Bello e con Padova.121

1320 Verona,
Dante Alighieri pronuncia la sua tesi “ de tera e de acua”.
Nel vicentino Orgiano, Isola Noventa, Isola Poiana Maggiore, nella prima metà del secolo XIV si pareggiavano per popolazione e ricchezze,122
ma lantico equilibrio viene spezzato ad opera di uomini e tre istituzioni : il pevanìa, il capitaniato, e il vicariato.123


1320 giugno 18
Cangrande I Scala è nuovamente scomunicato da papa Giovanni XXII

1323 marzo 22

Cangrande I Scala stipula un accordo commerciale con la Republica Venexia.124

1323
Ziliberto , figlio di Cangrande I Scala “capitaneus generalis comunis et populi Verone”, viene legittimato, il figliolo ha 15 anni.

In Orgiano, è registrata nel

1324 la presenza di un”arciprete” titolo che implicava l’istituto del pievania e la presenza de na “cesa” trasformata in pieve.125


1325 luglio

Cangrande I Scala, sventa un attacco contro Vicenza, si ammala, reprime la congiura ordita da Federico Scala.126

1326 a Orgiano la cesa è espressamente chiamata pieve127

1326 A Orgiano si costituì il capitolo dei canonici.128

1328 agosto

Cangrande I Scala appoggia il colpo di stato dei Gonzaga a Mantova.

1328 novembre
Cangrande I Scala , assiste al matrimonio , da lui voluto , fra Massimo Scala e Taddea da Carrara e investe 38 cavalieri (fra cui il figlio illegittimo Francesco129 II)

Il
1328 settembre 10
Cangrande I Scala, entrò in Padova.130 ,

1329 febbraio

Cangrande I Scala tenta la conquista di Mantova.131
1329 marzo 12
Cangrande I Scala, è nominato cittadino Veneziano.132

1329 aprile 16
Cangrande I Scala, presenzia al convegno dei ghibellini a marcaria con Ludovico il Bavaro ottenendo la concessione del vicariato di Mantova; conduce trattative col legato papale.133

1329 luglio 18, Treviso.
Cangrande I Scala (Francesco)“capitaneus generalis comunis et populi Verone”entra in trionfo a Treviso.

1329 luglio 19, Treviso.
Cangrande I Scala , Come sua residenza , “scelse”, il vescovado, governato da quel giorno da un “miles” prestigioso e autorevole come pochi tra i collaboratori scaligeri:Pietro Dal Verme.(forse nel cambio della guardia un cibo o una bevanda avvelenata entrano nel palazzo e arrivano proprio al destinato Cangrande Scala I).

1329 luglio 20 Treviso stanze del Vescovado.
Cangrande I Scala, giacque malato. Sono ore drammatiche.Comparvero , quindi i sintomi dell’intosicazione, caratterizzati da vomito, e irritazione gastroenterica con diarrea, come con singolare esattezza clinica riferiscono le fonti”corporex fluxus stomachique dolor acutus”, “fluxus obiit”, “fluxus ventris et febrem ob laborem exercitus”.Il laboratorio di Chimica e microscopia Clinica del Policlinico di Verona hanno permesso l’identificazione , in concentrazioni importanti , di composti immunoreattivamente simili ai glucosi, digossina, e digitossina, principi attivi della digitale . La digitale contiene composti etremamente attivi sulla funzione cardiaca (digossina e digitossina). La potenza farmacologica di tali molecole si accompagna ad un elevatissimo potenziale tossico che si può classificare anche tra i più importanti veleni. Su questa base dunque i composti digitalici identificati con diversi metodi nei tessuti prelevati dal corpo di Cangrande I Scala, possono essere riferiti a una somministrazione intenzionalmente tesa all’avvelenamento.134
Non si può escludere che l’utilizzo di , Urginea Marittima, o digitalis purpurea) queste piante i cui effetti erano ben noti nella farmacopea medievale , fosse più decisamente motivato dall’intenzione di avvelenare Cangrande Scala I, così come riferito , da fonti , più tarde.135
Si può anche ricordare il giusquiamo:pianta erbacea dai cui semi si estraggono alcaloidi,(Hyosyamus niger), noto nell’antichità e presente nella farmacopea medievale per le proprietà calmanti , analgesiche, quando non adirittura come veleno: è un estratto di giusquiamo che Claudio versa nell’orecchio del fratello addormentato nell’Amleto di Shakespeare. Alto 30 - 80 cm, ha come abitat i ruderi e le cae di pietra dal mare alla montagna, nei climi temperati ma anche in quelli più freddi, e fiorisce al caldo , da maggio a agosto, erbacea annuale, o biennale, delle solanacee con fusto peloso , vischioso, fiori gialli, venati di viola, dai cui semi si estraggono gli alcaloidi.


Guercellone Tempesta si fa firmare da Cangrande I Scala, morente, un privilegio molto importante. Il documento che porta la data 20 luglio 1329 che conferma a Guercellone tutti i diritti giurisdizionali sul castello di Noale(precisando una formula alquanto inusuale , assumendo cioè come punto di riferimento il funzionamento della Signoria dei Conti Collalto), e la carica di capitano in Treviso per lo scaligerocon un salario di 1000 lire.Negli ultimi atti Cangrande Scala I si riconcilia coi guelfi?
Atti di saggezza politica, del signore morente, o al contrario il frutto di una trattativa che approfitta dell’agonia e della assenza coscienza?
Marsilio da Carrara assume un ruolo di “investito” o di delega per il governo di Padova, e di li a poco avrebbe conferito il titolo di “alter dominus Marchie” ad Alberto I Scala e Mastino II.136

1329 luglio 21 Treviso
Cangrande I Scala, giacque malato.





1329 luglio 22,sabato,mattino Treviso.

“il dì de la Maddalena”

Cangande I Scala Muore ( avvelenato (137) lo sapremo ufficilamente solo nel 2004, fino ad allora gli storici hanno dato la colpa ad una bibita ghiacciata. sic.)

Cangrande I Scala (già Francesco, già Alberto II, già Can, già “capitaneus generalis comunis et populi Verone”Francesco Scala, poi salito con il nome del padre Francesco II, poi Can e poi can grande.).
Era nato il 9 marzo 1291 da Alberto I Scala Verde Isolana Bionde designà .138


Tanto sulle rive del Sile che su quelle dell’Adige la situazione è assai delicata.139

1329 luglio 23

Lettera con la quale Alberto III e Mastino II Scala annunziano ufficialmente al Comune di Treviso (?) la morte di Cangrande I Scala, e la loro elezione.140

In poche ore, era stata giocata attorno al cadavere del signore una difficile partita, risoltasi a favore di Mastino II e Alberto141 III Scala



S’impone il problema della successione. Piero Dal Verme,assume il controllo militare di Treviso e del distretto, ed è anche podestà. A Verona era podestà del Comune Ugolino da Sesso e bisognava far presto ad effettuare la successione, per sancire la trasmissione dei poteri ai successori designati, AlbertoIII Scala, e Mastino II Scala. E qui bisogna analizzare bene le fonti con particolare attenzione ai tempi e alla successione degli eventi.142




1329 dicembre

Ziliberto e Bartolomeo, figli naturali (il primo legittimato) di Cangrande I Scala,(assassinato), ritenuti colpevoli di un “crimen lesae maistatis”; avevano preso qualche iniziativa - contro gli zii, Mastino II Scala e Alberto III Scala, per rivendicare una successione diretta.(143)

Ziliberto , figlio di Cangrande I Scala, viene “giustiziato”(144) dallo zio Mastino Scala II che aveva preso il potere.

Ziliberto aveva 21 anni.



1329

A Cangrande I Scala succede Mastino II il quale estende il dominio su Brescia,Parma, Lucca. Sotto il suo dominio Verona tocca la massima espansione. Gli Scaligeri sia con la violenza sia con l'introdurre abati di importanti conventi dei loro bastardi, erano riusciti a farsi infeudare i possessi più importanti, tra questi Minerbe.145


BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Anna Maria Ronchin, Nel tempo della Dea, Edar, 2006, Vicenza.
Gian Maria Varanini in, A.A. V.V. Cangrande della Scala, La morte di cangrande della scala. Strategie di comunicazione intorno al cadavere, Marsilio, 2004,
Grafiche Nardin, Cà Savio, Cavallino Treponti, (Venezia).
Per avere la prova dell’avvelenamento bisognerà attendere l’anno 2004. Vedi Indagini tossicologiche Franco Tagliaro,Federica Bortoletti, Rossella Gottardo, Giorgia De Paoli,Jennifer P. Pascali , pag. 61,in Cangrande della Scala, a cura di Paola Marini, Ettore Napione, Gian Maria Varanini, Marsilio, 2004, Grafiche Nardin, Cà Savio, Cavallino Treponti, (Venezia).
Maria Grazia Bulla Borga , Orgiano fra Duecento e Trecento, F.lli Corradini Editori, novembre 2007, Urbana, Padova.