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sabato 16 aprile 2011

MATILDE DI CANOSSA

MATILDE DI CANOSSA (ROBERT WIDMARK)

MATILDE DI CANOSSA HA LASCIATO QUI A SAN BENEDETTO - PO POLIRONE -


POLIRONE - PO - LIRONE - SAN BENEDETTO PO -

3 SETTEMBRE 2008

MATILDE DI CANOSSA HA LASCIATO QUI A SAN BENEDETTO - PO POLIRONE - NUMEROSI E FORTI DOCUMENTI DEL SUO OPERARE NEL PIENO SECOLO XI , E SECOLO XII. QUELLO CHE VOGLIO FAR NOTARE E' IL DUALISMO TRA ISOLA SAN BENEDETTO PO DOVE ESISTE IL GRANDE COMPLESSO BENEDETTINO E IL PO LIRONE. PER LUNGO TEMPO MI SONO CHIESTO COSA FOSSE MAI E DOVE FOSSE IL PO LIRONE E LA RISPOSTA ERA IN UN FIUME SECCATO. MI IMMAGINAVO UN PALOALVEO COMPRESO TRA SECCHIA E PANARO. NULLA DI TUTTO CIO'. PER CAPIRE COSA ERA SUCCESSO AL LIRONE HO DOVUTO ATTENDERE LA PRIMA VISITA APPUNTO A SAN BENEDETTO PO SABATO ULTIMO SCORSO.DOPO LA AVER LETTO PAOLO GOLINELLI MI SONO RICONFERMATO CHE SI TRATTA DI ISOLE. ISOLE SONO RICHIAMATE NEI DOCUMENTI CITATI DALLO STORICO PAOLO GOLINELLI. DOPO L'INAUGURAZIONE DELLE RIEVOCAZIONI DEDICATE A MATILDE, IL PAPATO E L'IMPERO SVOLTESI IN MANTOVA TRA LA CASA DEL MANTEGNA E LA CHIESA DI SANT'ANSELMO DI LEON BATTISTA ALBERTI (IN VERITA' ALLA VIOLET LE DUC) LA CILIEGIA SULLA TORTA E' PROPRIO A POLIRONE. UN PO' DENTRO IL REFETTORIO MATILDICO BENEDETTINO UN PO' FUORI. SI LA COSA PIU' SPAESANTE E' LA SCOMPARSA DEL LIRONE. IL PONTE SUL PO E' A QUALCHE CHILOMETRO DALL'ABBAZIA DI MATILDE. ORA VI DICO COSA ERA IL LIRONE. ERA UNA DOPPIA ANSA DEL PO CHE A FORMA DELLO STRUMENTO MUSICALE ANTICO, LAMBIVA DOLCEMENTE PER OTTOCENTO ANNI QUESTO MONASTERO OGGI RIDOTTO IN UNA SPIANATA ASSOLATA E DESOLATA, CIRCONDATO DA .. POLENTA. I BENEDETTINI ERANO SOLITI FARE COSTRUZIONI AI MARGINI, MA IN POSTI FRESCHI E RICCHI D'ACQUA. RIPETO UNA SPIANATA DESOLATA E DESERTICA CIRCONDA QUESTI CHIOSTRI E ORTI UN TEMPO, PRIMA DELLA MALEDETTA BONIFICA, IN MEZZO AD UNA SELVA FRESCA E BOSCOSA. MA L'INVASIONE E LE BONIFICHE OPERATE A CURA DI CONSORZI, A CURA DEL DIRETTORIO - FRANCO - NAPOLEONICO - ASBUGICO - SAVOIARDO - FASCISTA - DEMOSOCIALCOMUNISTA HANNO CREATO UNO SPALTO MILITARE DA PAESAGGIO TEXANO. BASTA ATTRAVERSARE IL PONTE SUL PO PER ACCAREZZARE LA MENTE COI RICORDI DEI " CENTO CHIODI " DEI POPOLI CHE VIVEVANO SULL'ACQUA E CON L'ACQUA. LA SEPARAZIONE DI OGGI E' ASSOLUTAMENTE INCONCEPIBILE, ASSOLUTAMENTE - ASSOLATAMENTE - MONUMENTALE: ISOLAMENTO DEL CORPO VIVO DALLE SUE ARTERIE DALLE SUE VENE. IMBALSAMATA L'ABBAZIA MENTRE RESISTE IL LAGO DELL'ISOLA DELL'INDOVINA - PRINCIPESSA TEBANA - MANTO, MA CON SEMPRE MENO ACQUA. IL SINDACO DELL'ISOLA MANTOVA HA DETTO (IN UN PENSATO ACCENNO) DELLE ROTTE FLUVIALI CHE RENDEVANO E RENDONO ANCORA, MANTOVA CROCEVIA PER BARCHE CHE IN PASSATO COL PALO UNIVANO L'IMPERO A NORD CON IL PAPATO A SUD E L'EST CONTROCORRENTE ALL'OVEST. A EST LE ISOLE SPARSE DELLA VENEXIA A OVEST LE ISOLE SPARSE DELLA LONGOBARDIA.
OGGI IL LIORONE NON C'E' PIU' SOSTITUITO DA CAMPI COLTIVATI A POLENTA. LE BARCHE GLI SQUERI DAZIARI ATTORNO L'ABBAZIA SCOMPARSI. LE CARTE TOPOGRAFICHE ESPOSTE NELLA MOSTRA DELL'ABAZZIA RENDONO GIUSTIZIA A UN LUOGO TRANSUNSTANZIATO ALLA MANIERA ROMANO-IMPERIALE. I "SUGAFOSI" HANNO VINTO. GUAI AVVICINARSI ALL'ACQUA, POTREBBE FAR VENIR IN MENTE CHE ERA SACRA ED ECONOMICAMENTE CONVENIENTE TRAGHETTARE MERCI ANIMALI E PERSONE E CHE GLI INDIGENI PRATICAVANO I LORO LUDI NEI LIDI. POI E' STATO MOLTO CONVINCENTE IL DOTTOR PAOLO GOLINELLI DELL'UNIVERSITA' DI VERONA CHE HA PRESENTATO LA MOSTRA DEL REFETTORIO POLIRONIANO PARAGONANDOLA ALLA LUCCIOLA DI FRONTE ALLA LUNA DI TRILUSSA, IN CONFRONTO ALLA MOSTRA ALLESTITA CON GLI OGGETTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO NELLA CASA DEL MANTEGNA IN MANTOVA, MA A TENUTO A PRECISARE LA MOSTRA POLIRONIANA, DA VEDERE ASSOLUTAMENTE, "BRILLA DI LUCE PROPRIA". RICCO IL CATALOGO E UNA ERRATA CORRIGE DA FARE A PROPOSITO DELL'ATTRIBUZIONE A CORREGGIO DI UN'OPERA CHE DEL CORREGGIO NON E'.

RENATO DE PAOLI
VICENZA

TRACCE DI LETTERE E ARTI

MATILDE DI CANOSSA E BEATRICE COMITISSE , RESTITUISCONO AGLI UOMINI LIBERI DELLE ISOLE SPARSE VERONESI I BENI CHE ERANO STATI ILLEGITTIMAMENTE, SENZA TITOLO, SENZA LICENZA , ASEGNATI DAI MONACI DI SANCTI ZENONIS

TRACCE DI LETTERE E ARTI



Verona, 1073 August 10

IN NOMINE SANCTE ET INDIVIDUE TRINITATIS. EGO BEATRIX COMITISSA ET GLORIOSA FILIA MEA MATHILDA. OMNIBUS FIDELIBUS CHRISTI NOTUM ESSE VOLUMUS, QUOD EGO BEATRIX COMITISSA CUM PRECLARA FILIA MEA MATHILDA AMORE DEI ET SANCTISSIMI CONFESSORIS CHRISTI ZENONIS INSTINCTE PER LIGNUM, QUOD IN NOSTRIS TENEBAMUS MANIBUS. IN PRESENTIA FRATRUM MONASTERII IPSIUS SANCTI ZENONIS ET ALIORUM BONORUM HOMINUM, QUORUM NOMINA SUBTUS LEGUNTUR,REFUTAVIMUS IN MANUM DOMNI WERINHERI ABBATIS ILLAS RES IPSIUS MONASTERII, QUAS NOS HABERE VISE SUMUS , ID EST VOUFERRARIO ET VOUPIGOZZO ET RUNCO CAUCLO ET FATULEDO,CUM OMNI IURE ET REDITU ET DISTRICTU ET PORCIS ET MULTONIBUS ET RES ILLAS MONASTERII IN LOCO, QUI DICITUR BARCHE, SITO IN CONFINIO TREBUNCIOLO ET RUNCOS HOSTILIENSES, CUM OMNI IURE ET REDITU, PRO REMEDIO ANIME NOSTRE SEU GOTEFRIDI DUCIS ET BONEFACII MARCHIONIS VEL CETERORUM PARENTUM NOSTRORUM , EA VIDELICET RONE, UT MONACHI IBIDEM DOMINIO SERVIENTES ILLA BONA AD VICTUM SUUM OMNI TEMPORE HABEANT PRO SEMPITERNA NOSTRARUM ANIMARUM RECORDATIONE, ET ABBAS, QUI MODO EST, VEL SUI SUCCESSORES NON HABEANT LICENTIAM ALICUI PERSONE PER LIBELLUM AUT IN BENEFICIUM DARE. SI AUTEM ISTE ABBAS VEL ALIQUIS SUUS SUCCESSOR ILLA BONA, QUE SUPRA LEGUNTUR, PER ALIQUOD INGENIUM ABSTRAXERIT A VICTU FRATRUM AUT ALIQUI PER LIBELLUM AUT IN BENEFICIUM DEDERIT, AD MANUS NOSTRAS AUT NOSTRORUM HEREDUM REVERTI DEBENT, INSUPER CENTUM LIBRAS DENARIUM VERONENSIUM NOBIS DEBEAT COMPONERE.
ACTUM EST HOC IN MONASTERIO SANCTI ZENONIS IN REFECTORIO FRATRUM, ANNO AB INCARNATIONE DOMINI M. SEPTUAGESIMO TERCIO, INDICTIONE UNDECIMA, IN DIE SASABBATI, QUOD EST QUARTA IDUS AUG (USTI), IN FESTIVITATE SANCTI LAURENTII MARTIRIS CHRISTI, FELICITER. ET UT HOC A NOBIS FACTUM ESSE CERCIUS CREDATUR, SIGILLI NOSTRI IMPRESSIONE CONFIRMATUM MANIFESTETUR.

(S. BEAT.) (S.ANS.) (S.MAT.)
ANSELUS EPISCOPUS LUCENSIS HUIC FACTO INTERFUIT.
BULGARO INTERFUIT.
MAINFREDUS INTERFUIT.
ROZO IUDEX INTERFUIT.

ATTO DI TRANSAZIONE (IN SEGUITO A GIUDIZIO - E CAUSA - N.D.A.)CON IL QUALE MATILDE DI CANOSSA E BEATRICE COMITISSE , RESTITUISCONO AGLI UOMINI LIBERI DELLE ISOLE SPARSE VERONESI I BENI CHE ERANO STATI ILLEGITTIMAMENTE, SENZA TITOLO, SENZA LICENZA , ASEGNATI DAI MONACI DI SANCTI ZENONIS IN BENEFICIO AL PARENTE GOTEFREDI DETTO BONEFACII, AVO DELLE CONTESSE BEATRICE E MATILDE DI CANOSSA ED ERANO STATI COSI' CONFUSI NEL PATRIMONIO CANOSSIANO. I FRATI RICEVETTERO CENTO LIBRE DENARO VERONENSE. BENI DETTI: VOUFERRARIO E VOUPIGOZZO E RONCO CAUCLO E FATULEDO, CON OGNI DIRITTO E REDDITO E DISTRETTO E MOLTI PORTI E IL POTERE SUI LORO MONASTERI IN LOCO BENI DETTI BARCHE, SITI IN CONFINE CON TREBUNCIOLO ET RUNCOS HOSTILIENSES CON OGNI DIRITTO E REDDITO. CON L'IMPEGNO DEI FRATI DI RICORDARE E RACCOMANDARE LE ANIME DI BEATRICE E DI MATILDE PER SEMPRE.

ATTO FATTO NEL MONASTERO SANCTI ZENONIS NEL REFETTORIO DEI FRATI NELL'ANNO 1073 , DIECI, DI SABATO, IN AGOSTO, NELLA FESTIVITA' DI SANCTI LAVRENTI.

FATTO E CON SIGILLO CON NOSTRA IMPRESSIONE CONFERMIAMO.


(S. BEATRICE) (S.ANSELMO) (S.MATILDE)



ANSELMO EPISCOPO
BULGARO
MAIFREDUS
ROZO
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a) ORIGINALE: IN VERONA ARCHIVIO DI STATO, DIPLOMATICO: ORFANATROFIO FEMMINILE GIA' ABBAZIA SAN ZENO , Diplomi, n.22;
b)COPIA: CA' DEL LAGO ISOLE SPARSE VERONESE , BIBLIOTECA MARCHESI DIONISI COND. DIONISI2, FOGL. 141r , 141v , 18.jh.
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Matilde Canossa Polirone Manto PO 2/4

Terrapieno Veronella Seconda Parte.wmv

Terrapieno Veronella Prima Parte